da “Leccenews24.it” del 8/09/2020 – Il Comune di Taviano si era inizialmente rifiutato di risarcire l’uomo che ha, quindi, deciso di intraprendere un’azione legale.
Paga la tassa di occupazione al Comune ma poi scopre che il suo chiosco non si trova sul territorio comunale. È questa la paradossale storia di un commerciante salentino che per anni ha versato contributi non dovuti al Comune di Taviano a cui, poi, ha chiesto la restituzione delle somme incassate illegittimamente.
Si tratterebbe di migliaia di euro di tributi che sono stati oggetto di una causa legale (sentenza n.621/03/19 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce passata in giudicato). A darne notizia è stato il Presidente di Partite Iva Nazionali(PIN) Antonio Sorrento che ha commentato la vicenda dal commerciante salentino.
“La storia di questo imprenditore merita di essere raccontata perché evidenzia la mancanza di attenzione delle istituzioni verso il mondo delle imprese. In un qualsiasi Paese normale i dirigenti responsabili avrebbero innanzitutto chiesto scusa e poi rimborsato immediatamente le somme illegittime ma non qui in Italia”.
È stata la caparbietà del legale dell’uomo, l’avvocato Matteo Sances, a far ottenere il rimborso da parte del Comune di Taviano.
A nulla era servito che il Settore Urbanistica e Ambiente del comune salentino, come evidenziato dai giudici nella sentenza, avesse attestato che il chiosco si trovava su area demaniale marittima e non sul territorio comunale. Nonostante ciò, infatti, il Comune si era rifiutato di rimborsare le somme versate illegittimamente dall’imprenditore salentino.
“Le imprese devono essere rispettate maggiormente – Continua il Presidente dell’Associazione Partite Iva Toscana, APIT, Massimo Gervasi – soprattutto in questo periodo ma continuiamo invece ad avvertire una costante mancanza di attenzione da parte delle istituzioni. Ecco perché nelle settimane scorse insieme a PIN abbiamo avviato un’iniziativa volta a informare tutte le partite iva in merito ai loro diritti chiamata una mano alle imprese”.