da “Leccenews24.it” del 26/01/2021 – La sentenza non è stata appellata dall’Agenzia Entrate e Riscossione e riguarda una cartella esattoriale le cui somme erano state pagate. Importante sentenza del Tribunale di Lecce che annulla una cartella esattoriale da 100.000 euro perché il Fisco non risponde al contribuente (sentenza del Tribunale di Lecce n.2090/2020, Giudice Paolo Moroni). La sentenza.
Pubblicazioni
L’accertamento è nullo se il Fisco non ascolta il contribuente, arriva la sentenza della Commissione Tributaria di Lecce
da “Leccenews24.it” del 15/05/2019 – I giudici hanno accolto il proposto presentato da un’imprenditrice, attraverso l’avvocato Sances, rilevando come prima dell’emissione degli accertamenti non fosse stata ascoltata per esporre le proprie ragioni. Non era stata convocata dall’Agenzia delle Entrate per esporre le proprie ragioni prima di emettere gli atti e per questo l’accertamento cui era stata sottoposta.
Il fisco non ascolta il contribuente? L’accertamento è nullo
da “Leccenews24.it” del 16/10/2018 – L’accertamento è illegittimo se il Fisco emette l’atto senza prima ascoltare le ragioni del contribuente. Tale principio emerge da una recentissima pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (sentenza n.2873/03/2018, depositata il 28/09/2018, Presidente: Dott. Gabriele Perna; Relatore: Dott. Sergio Mario Tosi, visibile su www.studiolegalesances.it ) la quale recepisce finalmente i principi sanciti dalla Suprema Corte di.
Debito “cade” se il Fisco non ha copia della cartella
da “Affaritaliani.it” del 24/08/2018 – Se il contribuente non ha mai ricevuto la cartella esattoriale è onere del Concessionario della riscossione – ex Equitalia ora Agenzia entrate riscossione – esibire copia dell’atto notificato. Se ciò non accade il debito va annullato. A tali conclusioni è giunta una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia (sentenza n.143/02/2018.
Il contribuente può pignorare i conti del fisco
da “Il Giornale delle PMI” del 4/07/2018 – Nel caso in cui il contribuente vanti un credito nei confronti del concessionario della riscossione egli può legittimamente procedere con il pignoramento su i suoi conti correnti bancari. A nulla valgono, inoltre, le contestazioni del concessionario relativamente al fatto che le somme sul conto sono impignorabili poichè destinate agli enti.
Sent. CTP Reggio Emilia n.143/02/2018 – Il Fisco deve esibire le cartelle
Ordinanza Corte Cassazione n.16533 – rateazione illegittima
Sent. Corte Costituzionale n.114 del 31/05/2018
Rateazione saltata col Fisco? Nessuna sanzione in caso di forza maggiore
da “Il Giornale delle PMI” del 3/04/2018 – Nel caso in cui un imprenditore non riesca ad effettuare il pagamento delle rate previste dal piano di rateazione concesso dall’Amministrazione Finanziaria a causa della grave crisi economica che ha colpito la sua azienda (e, più in generale, il settore in cui la stessa opera), il contribuente.
NULLI GLI ATTI DEL FISCO INVIATI PER POSTA MA “FIRMATI DIGITALMENTE”
da “Affaritaliani.it” del 2/03/2018 – E’ giuridicamente inesistente l’avviso di accertamento, notificato dall’Agenzia delle Entrate tramite raccomandata, recante la dicitura “firmato digitalmente” ma sprovvisto della firma autografa del Dirigente autorizzato. Di fatti, la sottoscrizione dell’avviso di accertamento in forma digitale è valida solo nel caso in cui l’atto venga poi notificato a mezzo pec. Viceversa, se.